Il Gua Sha facciale è un massaggio semplice e dai poteri sorprendenti per la bellezza del tuo viso. Scopri cos’è e come stimolare e conservare l’elasticità della pelle con le nostre istruzioni. 

Gua Sha facciale

La Medicina Cinese conserva in sé alcune pratiche importantissime sia per la nostra interiorità che per il nostro fisico e hanno il naturale effetto di donare bellezza.

Oggi voglio parlarti del Gua Sha facciale, un tipo di trattamento che chiunque può praticare in totale autonomia, quante volte vuoi e senza costi che superino l’acquisto dei semplici strumenti appositi di durata praticamente eterna.

Un massaggio semplice e dai poteri sorprendenti!

Raschiatura Gua Sha schiena

Attualmente, tra i divi di Hollywood e le celebrità, è noto come massaggio facciale, consigliato per la conservazione, l’elasticità e la tonicità della pelle e quindi come trattamento di bellezza.

Ma in realtà è una tecnica antichissima che viene tuttora usata su tutto il corpo con una forte frizione, prevalentemente su schiena e collo, per dissolvere la stasi, eliminare le tossine dal sangue e riequilibrare la diffusione del Qi.

Chi già vive in una visione olistica della realtà intuisce all’istante che dove c’è bellezza naturale c’è naturalmente benessere e comprende anche facilmente che sul volto convergono svariati canali energetici che si riflettono su tutto il corpo. Poiché parliamo di un trattamento duraturo nel tempo e non mirato al ripristino di un equilibrio compromesso, ci concentreremo sul massaggio facciale, che consiste in una frizione delicata, stimolante e decisamente meno abrasiva, mirata a tonificare e migliorare la circolazione.

Non mi stancherò mai di ricordare che una pratica costante premierà con effetti più duraturi nel tempo, con uno stato di salute diffuso sia corporeo che psico-emotivo.

Che cos’è il Gua Sha

Partiamo dall’etimo. In cinese si scrive 刮痧, in pinyin si legge guā shā e i due caratteri significano rispettivamente raschiare (grattare) e male, malessere (patogeni). Questa terapia utilizza la teoria dei meridiani della medicina tradizionale cinese e, a seconda di quanto sia acuto il disequilibrio, si effettuano diversi gradi di stimolazione fisica nella direzione dei meridiani, per ottenere svariati effetti curativi.

Il Dottor Zhou Zonghan, del Dipartimento di Medicina Tradizionale Cinese del Taipei United Hospital, avverte però che il Gua Sha è un’arma a doppio taglio: “È così potente che se eseguito col metodo, la direzione e la forza sbagliati, può causare abrasioni gravi, ematomi, dermatiti e persino infezioni della pelle”.

Naturalmente Zonghan si riferisce al trattamento più pesante sul resto del corpo ma, anche se svelerò solo le tecniche più dolci e delicate adatte al viso, consiglio comunque di seguire con attenzione le indicazioni di questo articolo, frutto di un lungo approfondimento sui suggerimenti di più Medici Cinesi esperti e accreditati, che hanno rilasciato le indicazioni sufficienti a praticare il Gua Sha in completa autonomia.

Le pietre del Gua Sha

Secondo la tradizione, lo strumento ideale per massaggiare la superficie della pelle nei trattamenti di GuaSha era una piccola pietra di giada o di quarzo rosa, purché fosse levigata e perfettamente liscia. Va detto in realtà che, sempre il Dottor Zonghan, sostiene che “questo tipo di massaggio può essere eseguito con qualunque tipo di materiale liscio e rigido, purché non si tratti di metalli”. Nessuno ti vieta dunque di farlo con qualunque pietra liscia tu abbia in casa o addirittura con un cucchiaio di ceramica, personalmente comunque preferisco sempre dare fiducia alla tradizione.

Giada pietra

A sostegno di queste scelte comunque non mancano le motivazioni che rendevano queste pietre così adatte agli occhi degli antichi saggi:

  • La giada: minerale composto di nefrite o giadeite e caratterizzato da un colore verde chiaro, conferitogli dalla presenza di cromo che, qua e là più denso, crea venature e sfumature più intense. È una gemma imperiale, considerata guaritrice, ricca di benefici per il corpo e la mente. Legata alla sfera della femminilità e delle emozioni: compassione, amore e riconciliazione. Si riteneva avesse origini soprannaturali e contenesse l’essenza della vita, della virtù e dell’eternità. Per la tradizione le sue proprietà benefiche erano quelle di aprire la mente, evocare saggezza e sincerità, suscitare calma e serenità e alleviare i dolori corporei. Oltretutto si riteneva propizia per la propria fortuna economica.

  • Il quarzo rosa: minerale molto duro, color rosa intenso a tratti violaceo (ferro, manganese e titanio). Simbolo di amore e bellezza, utile per placare le emozioni e alleviare i traumi emotivi. Per questo motivo viene considerata la pietra dell’amore: incoraggia il perdono, l’amicizia e la benevolenza. Sin dall’antichità veniva utilizzata alla nascita di un bambino, per agevolare la transizione da un’esistenza spirituale a quella fisica. Così oggi si ritiene essere di grande giovamento per chi la indossa: aiuta l’animo della persona a superare un momento difficile, ad uscire da un trauma subito e rinascere, a superare vecchi dolori e liberarsi dal peso che questi possano arrecare.

Tralasciando lo specifico materiale del Gua Sha, è importante notare che i kit in vendita mettono a disposizione varie forme ergonomiche e spesso forniscono uno strumento che fa rotolare la pietra (detto roll), che è una trovata un po’ meno tradizionale. Non intendo disquisire qui sulla sua reale utilità per un buon trattamento, anche perché le pratiche di questo articolo non ne richiedono l’utilizzo. Chi usa strumenti come il roll è praticamente certo di non esagerare ma viene a mancare una componente non indifferente, la frizione. Consiglio a prescindere di non strofinarsi con troppa energia. 

strumenti GuaSha

I benefici del Gua Sha facciale

Se pensiamo anche solo ai risultati estetici, stenterai a crederci, ma questo semplice massaggio ha poteri prodigiosi e risultati che a lungo termine nessun medicinale, crema antiaging o integratore possano promettere. Secondo il modello delle corrispondenze sui cinque elementi, la pelle (parte del Sistema Polmone) rappresenta il nostro scudo principale per difenderci dai patogeni esterni. Violata questa barriera, la nostra ultima possibilità è che la WeiQi (Qi di Polmone) riesca ad espellere il patogeno che è riuscito a penetrare. Con il massaggio il Gua Sha puoi stimolare sia la pelle che la circolazione di Sangue e Qi, offrendo alle nostre difese corporee un lieve allenamento quotidiano, partendo dal volto che è la parte del nostro corpo più esposta a intemperie e altre aggressioni esterne.

1. Potere calmante, un immediato sollievo alla pelle e ai muscoli del volto: grazie alla frizione epidermica e al massaggio di muscoli e agopunti essenziali, si alleviano i fastidi cutanei legati a gonfiore o irritazione. Si rilassano i muscoli mascellari e si diffonde uno stato generalizzato di relax.

2. Potere antietà, elasticità e vitalità della pelle: oltre a costringere a una pulizia costante del viso dalle impurità, il Gua Sha tiene in esercizio l’elasticità e la tonicità della pelle, donando una sensazione di freschezza e un aspetto lucente. L’effetto tonificante in particolare evidenzierà nel tempo un rimodellamento del tuo volto allo stato giovanile, sotto gli zigomi, sugli occhi e sulle guance, poiché ripristinerà la tensione della pelle dove la vecchiaia porta normalmente flacidità.

3. Potere sfiammante, il trattamento del Gua Sha nasce principalmente per liberare tossine legate a sindromi da calore e da pieno, promuove la circolazione sanguigna e riequilibra Yin e Yang. Basti pensare che nei trattamenti del corpo previene e sostiene la guarigione da raffreddori, colpi di calore e dolori muscolari e tendinei, nonché qualunque problema riconducibile a infiammazione e gonfiore.

Come si esegue il Gua Sha facciale

Per non lasciare indietro chi potrebbe aver saltato qualche riga, tengo a ribadire che questo trattamento è molto potente e prima di avventurarsi nel seguire la procedura alla cieca, è necessario leggere attentamente tutte le indicazioni fino in fondo, inclusi i consigli e sconsigli.

  • Prima di tutto il Quando.
    Se si parla di viso, il momento migliore per il trattamento può essere controverso, molti per esempio eseguono la pulizia la sera, alla fine di una giornata di lavoro, quando si torna a casa e ci si rilassa, si elimina il trucco, la sporcizia e lo smog che si sono depositati nei pori. L’idea di fondo sarebbe buona, purtroppo però la pelle non sarà mai morbida e rilassata come al mattino, le micro-tensioni muscolari, la secchezza e la minore elasticità rendono più difficile la pulizia profonda dei pori.

    Questo può portare a un lavoro fatto male se non dannoso, che “cementa” i pori del viso o magari irrita la pelle con uno strofinamento accanito. Ad ogni modo il Dottor Zhou Zonghan su questo parla chiaro: “Una leggera applicazione di GuaSha al mattino è il modo migliore per evitarne una più vigorosa a mezzogiorno”. Si capisce quindi che non c’è un orario da evitare, ma solo un orario più adatto. Se vogliamo che diventi una nuova abitudine è meglio introdurla al mattino, appena svegli, preferibilmente dopo un bel bicchierone d’acqua. Se vogliamo farlo ogni tanto si può anche eseguirlo al bisogno e magari ripeterlo nei giorni successivi.
  • Adesso passiamo al Come.
    Prima di procedere con l’automassaggio è importante preparare la pelle. Quando i pori verranno aperti con il massaggio, le impurità depositate possono essere assorbite causando arrossamenti, gonfiori, pruriti o addirittura infezioni della pelle. Quindi si parte con una bella pulizia di viso e collo. Sulle pelli particolarmente sensibili si può usare dell’acqua micellare o prodotti specifici naturali contenenti ingredienti lenitivi e calmanti come aloe vera e lavanda. Per chi non ha questi problemi (profonda invidia) va benissimo la vecchia acqua con poco sapone neutro. La pulizia non deve essere troppo profonda, perché subito dopo applicheremo dell’olio per massaggio o una crema idratante, che oltre a facilitare il massaggio continuerà il lavoro di pulizia.
Pulizia del Viso

1. Partiamo dal collo: usiamo il bordo concavo della pietra, poggiamolo alla base del collo e incliniamolo verso l’alto. Applichiamo una leggera pressione e scorriamo dal basso verso l’alto, fino a raggiungere l’attaccatura dei capelli. Qui, mantenendo la pressione, ci fermiamo e facciamo dei piccoli cerchietti che massaggino dolcemente i muscoli. Ripetiamo il movimento finché non sentiamo un certo calore e la pelle inizia a prendere colorito. Adesso ci possiamo spostare un po’ di lato per trattare il resto del collo, sempre dal basso verso l’alto, fino all’attaccatura delle orecchie, concludendo con i piccoli cerchietti massaggianti. Ogni volta che il tratto massaggiato si riscalda e inizia ad arrossarsi, procediamo lateralmente passo dopo passo fino alla gola.

 

2. Guance e zigomi: con il bordo convesso usiamo la pietra allo stesso modo e scorriamo lungo l’osso della mandibola, dalla punta del mento verso l’orecchio, per fermarci e massaggiare con piccoli cerchietti. Quando sentiamo di aver stimolato abbastanza questa parte, giriamo la pietra sul lato convesso e posiamola a fianco alla narice. Incliniamola verso l’esterno e con una leggera pressione facciamola scorrere sulla guancia (sotto lo zigomo) fino all’orecchio, terminando col solito massaggino finale. Per una maggiore efficacia in questo caso può aiutare tenere ferme le labbra con l’altra mano perché la pelle si tenda uniformemente. Concludiamo con l’arcata sopraccigliare, dall’interno verso l’esterno per poi scendere a massaggiare gli zigomi.
Per quest’ultima zona sarebbe più adeguato il bordo insenato della pietra che passerebbe contemporaneamente sia sopra che sotto il sopracciglio.

3. Fronte: usando il lato concavo della pietra, parti dal centro delle sopracciglia e scorri verso l’alto fino all’attaccatura dei capelli. Lo fai solo due o tre volte e ti sposti di lato per farlo sul resto della fronte, partendo sempre dalle sopracciglia con movimenti più inarcuati verso l’esterno. Finito un lato riparti dal centro. Ora gira la pietra per scorrere orizzontalmente sulla fronte, sempre dal centro verso l’esterno, fino ad avvertire calore e rossore.

La normale durata di questa pratica è di circa 10-15 minuti. Se non ci si sente bene o se la velocità di raschiatura è elevata, la durata dovrebbe essere relativamente ridotta. Al contrario, se ci si sente forti o la velocità di raschiatura è lenta, la durata si può prolungare. Ricorda che durante i primi due o tre giorni di pratica quotidiana a volte è normale che si sentano pruriti, formicolii o tremolii.

Consigli e sconsigli

Per concludere ho raccolto qui alcuni suggerimenti aggiuntivi che il Dottor Qiu Guanqi ha rivolto proprio a chi esegue il Gua Sha in autonomia.

 

  • Dopo aver trattato, se la pelle suda, è necessario asciugarla immediatamente ed evitare che sia asciugata da vento o correnti. I pori aperti possono raccogliere altro Sha dal vento causando malattie.
  • Fare attenzione a non prendere freddo.

  • L’area trattata non deve essere bagnata per almeno due ore

  • È meglio se in seguito non si svolge alcuna attività (per 15-20 minuti).
  • È buona norma prestare attenzione alla dieta ed evitare cibi freddi, grassi e dal sapore pesante, che potrebbero impedire allo Sha di uscire.

Ricordo che la salute e la bellezza derivano da azioni congiunte sia dall’esterno che dall’interno, per questo consiglio di leggere alcuni suggerimenti sull’alimentazione energetica.

Nel trattamento sul viso, l’intenzione è quella di sbloccare i meridiani, favorire la circolazione sanguigna e aumentare il metabolismo. Pertanto, non ci sono problemi con i trattamenti frequenti. Si può anche fare una volta al mattino e una alla sera, come buon abitudine di cura quotidiana.

Come vedi, una volta compresi i principi base, la pratica è molto semplice e ti garantisco che al secondo giorno la saprai fare a memoria. Mi raccomando, non farlo con distrazione o di fretta, pennella con amore la tua pelle e dedicati la cura che meriti, giorno dopo giorno.

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